Il sushi è preparazione iconica della cucina giapponese, amata in tutto il mondo per la sua freschezza e la sua capacità di combinare sapori in modi sorprendenti. Ne esistono davvero tantissimi tipi e, in questo articolo ne esploreremo i principali e scopriremo le differenze tra uramaki, hosomaki, futomaki, temaki, nigiri e onigiri.
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Origini ed etimologia
Ha origini antiche, risalenti al periodo Edo (1603-1868) in Giappone. All’inizio, il pesce veniva fermentato con riso per preservarlo, ma nel tempo la tecnica si è evoluta per includere pesce fresco servito con riso condito con aceto. Questo cambiamento ha portato alla nascita del sushi moderno, che oggi conosciamo e amiamo.
L’arte del sushi continua a evolversi, ma le sue radici rimangono profondamente legate alla cultura e alla storia giapponese.
Il termine “sushi” deriva infatti dalla combinazione di due caratteri giapponesi: “su” (酢) che significa aceto (in riferimento all’aceto di riso utilizzato nella preparazione del riso), e “shi” (司) che significa maestro.
La differenza tra sushi e sashimi
Prima di iniziare ad analizzare le differenze tra i principali tipi di sushi facciamo un’importante distinzione: tra sushi e sashimi. Queste due preparazioni sono spesso confuse, ma si tratta di due piatti distinti.
Il sushi include sempre riso condito con aceto, mentre il sashimi è semplicemente pesce crudo tagliato a fette sottili, senza riso. Il sashimi viene solitamente servito con wasabi, zenzero e salsa di soia, e si concentra esclusivamente sulla qualità e freschezza del pesce.
I diversi tipi di sushi
Uramaki (裏巻き)
L’uramaki, noto anche come “inside-out roll”, è un tipo di sushi arrotolato con l’alga nori all’interno e il riso all’esterno. Questo stile è particolarmente popolare in Occidente.
L’uramaki può essere ripieno di tantissimi ingredienti (come nel California Roll, che include polpa di granchio, avocado e cetriolo) e decorato con semi di sesamo o tobikoper aggiungere sapore e texture.
Hosomaki (細巻き)
L’hosomaki è un rotolo sottile e delicato, avvolto con alga nori* all’esterno e solitamente contiene un solo tipo di ingrediente al centro, come tonno, salmone o cetriolo.
La semplicità dell’hosomaki ne esalta il sapore puro e autentico. È perfetto per chi desidera assaporare un solo ingrediente alla volta.
Futomaki (太巻き)
Il futomaki è un tipo di sushi arrotolato con alga esterna, più spesso e voluminoso degli hosomaki tradizionali, e può includere una varietà di verdure tagliate a julienne, che rendono ogni boccone una vera esplosione di sapori eterogenei. Io amo prepararli spesso, sia di pesce che nella versione vegetariana.
Temaki (手巻き)
Il temaki è un tipo di sushi a forma di cono, avvolto a mano. L’alga nori esterna avvolge il riso e gli ingredienti che possono variare da pesce crudo a verdure fresche. Il temaki è perfetto per un pasto informale, facile da preparare e gustare senza bisogno di utensili particolari. La forma conica e la presentazione rendono il temaki un’opzione visivamente attraente e divertente.
Nigiri (握り)
Il nigiri è uno dei tipi di sushi più semplici e tradizionali. Consiste in una piccola porzione di riso modellato a mano, sormontato da una fetta di pesce crudo, gambero, o altri ingredienti. Spesso, un tocco di wasabi è posto tra il riso e il pesce. Il nigiri esalta la qualità degli ingredienti grazie alla sua semplicità.
Onigiri (おにぎり)
L’onigiri, sebbene non sia tradizionalmente considerato un tipo di sushi, è una pallina di riso spesso ripiena di ingredienti come prugne salate (umeboshi), salmone, o tonno. È avvolto in una foglia di alga nori e rappresenta uno spuntino pratico e gustoso, amato sia in Giappone che all’estero.