Questi capunet svuotafrigo sono la versione antispreco della tradizionale ricetta piemontese. Un secondo piatto di carne furbo e gustoso.
In realtà questa ricetta della cucina sabauda nasce proprio nei tempi di crisi e affonda le sue radici nella storia di questa regione. Dal dialetto “piccoli capponi”, i capunet sono piccoli involtini di verza, preparati con gli avanzi di carne del giorno prima.
Questa ricetta antispreco varia a seconda della zona o della tradizione familiare, in particolare nella composizione della farcia, con macinati differenti di carne, pane raffermo, piò o meno formaggio.
Qui puoi trovare la ricetta più vicina a quella ufficiale, mentre in questo articolo voglio proporti una versione dei capunet davvero svuotafrigo, suggerendoti ingredienti che tutti abbiamo in casa, sempre sull’orlo della scadenza, o in quantità così piccole da non poter essere impiegato in una ricetta vera e propria e quindi destinato ad essere dimenticato.
Ad esempio carne cotta, finali di arrosti, pollo allo spiedo avanzato, prosciutto cotto o altri affettati. Anche il pane raffermo è protagonista, preziosissimo alleato della cucina antispreco. Infine i formaggi, pezzetti avanzati nei loro involti di carta e abbandonati in qualche vaschetta del frigo. Sono certa che questa situazione ti è familiare, vero?
La video ricetta dei miei capunet svuotafrigo
Se vuoi un supporto visivo passo passo per questa ricetta, ti invito sul mio canale Instagram @lennesimoblog per vedere la video ricetta completa.
Anche questa ricetta fa parte della mia rubrica ACCENDI L’APPETITO su Clic, il magazine di Accendi luce & gas Coop, ricca di piatti, tecniche e idee per cucinare “a basso impatto”. In collaborazione con Clic – accendilucegas.it