5 accorgimenti per servire, conservare al meglio il Pandoro, uno dei dolci più amati e consumati durante le festività natalizie.
Quello del pasticciere non è un mestiere come tanti, richiede passione, rigore e tecnica, ma soprattutto una buona dose di pazienza perché non tutti i dolci sono uguali e ciascuno ha bisogno di accortezze specifiche.
Prendiamo ad esempio il Pandoro, uno dei dolci più amati e consumati durante le festività natalizie: questo lievitato richiede particolari attenzioni non solo durante la sua complessa lavorazione, ma anche nel modo in cui viene conservato e servito. Vi sono, infatti, delle regole non scritte cui è bene prestare attenzione se si vuole gustare al meglio questo prezioso dolce della tradizione senza alterare neanche in minima parte il suo delicato sapore e la sua rinomata sofficità.
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COME CONSERVARLO E SERVIRLO
Quando si acquista un pandoro artigianale, come quello di Iginio Massari Alta Pasticceria, si noterà subito che la data di scadenza non è certamente a mesi di distanza, come accade per tutti i pandori industriali. Questo, ovviamente, perché nella pasticceria artigianale i pandori vengono confezionati freschi e senza aggiunta di conservanti.
Ecco, quindi, che la sua conservazione, in un luogo fresco e asciutto e con temperatura il più costante possibile, è il primo segreto per mantenerne inalterate le caratteristiche sino alla consumazione.
Il pandoro, poi, a differenza del panettone che si consiglia sempre di portare in tavola intero, andrebbe proposto già tagliato a fette: orizzontali o verticali, a seconda dell’effetto visivo che si vuole conferire e soprattutto se si preferisce servirlo con o senza creme di accompagnamento.
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CHE VINO ABBINARE AL PANDORO
Proprio a questo proposito, non è solo quello con eventuali farciture e mousse l’abbinamento ideale per questo dolce, ma anche quello con i vini. A differenza del panettone, che con canditi e uvetta rende il compito più difficile, trovare un vino adatto al pandoro è molto più semplice.
La regola è quella generale: il vino deve essere sempre più dolce del dessert che accompagna. Detto ciò, quelli che sembrano più adatti al pandoro sono i vini sia rossi di tipo liquoroso che passiti. Da non sottovalutare, poi, l’abbinamento con le classiche bollicine: un prestigioso champagne o anche un eccellente spumante della nostra tradizione.
IL PANDORO DI IGINIO MASSARI
Acquistare un pandoro di Iginio Massari Alta Pasticceria significa regalare o regalarsi una vera e propria opera d’arte: un capolavoro che per essere riconosciuto come tale non ha bisogno di ulteriori attenzioni. Ecco perché è sempre solo su eventuali abbinamenti o conservazione che si dirigono i consigli degli esperti: un’opera d’arte come quella che ci propongono Iginio Massari, Debora Massari e Nicola Massari non andrebbe mai alterata in altro modo.
Il Pandoro che viene prodotto nei laboratori di Brescia, e che è possibile acquistare online su IginioMassari.it o in uno dei punti vendita di Iginio Massari Alta Pasticceria, è un grande classico della nostra tradizione natalizia: semplice e allo stesso tempo estremamente complesso.
Fatto solo con ingredienti di prima qualità che ne garantiscono il gusto e la tipica consistenza, svela al momento della degustazione tutti i preziosi aromi che lo compongono. Il tocco finale, poi, è dato da uno zucchero a velo impalpabile che cade sul pandoro come neve su un paesaggio invernale e che consente di portare a tavola la vera magia del Natale.
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