Il petto d’anatra all’arancia è una ricetta classica e intramontabile che conquista sempre tutti. Un secondo piatto di carne, ricco di gusto e sfaccettature, con quel tocco un po’ retrò.
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I segreti per un petto d’anatra perfetto
L’anatra all’arancia mi fa casa e famiglia, forse proprio grazie al mio vecchio amico “Bighi” che, a conoscenza della mia passione smisurata per questa carne, quando vado a trovarlo me la prepara spesso.
Mentre cucina, mi aggiro tra i fornelli cercando di carpire qualche segreto o, semplicemente, di acquisire frammenti della sua esperienza per infusione. È stato lui a spiegarmi che per un ottimo petto d’anatra all’arancia serve una padella antiaderente con il fondo pesante, che renda uniforme la cottura. Mi ha anche insegnato che non occorre aggiungere condimenti oleosi perché, iniziando la cottura dal lato della pelle, a fuoco altissimo, il suo grasso sciogliendosi sarà sufficiente a caramellare e sigillare le carni. Anche la variante al “solito”Grand Marnier me l’ha suggerita lui, sfiammando con del rum scuro con l’abilità di un grande chef.
Il mio contributo invece lo lascio con la variante del pepe. Sostituisco infatti il normale pepe nero con il pepe di Sichuan (che di solito compro qui*). Si tratta di un pepe che prende il nome proprio dalla regione della Cina in cui viene coltivato. Ha un profumo intenso, una nota leggermente piccante, con un delicato sapore di fiori e un sottile ricordo di limone e agrumi che trovo perfetto con il petto d’anatra.
Anatra all’arancia: varianti
Ne ho provate diverse versioni, con riduzione di vermouth e cipolle caramellate, fino ad una versione semplificata dell’anatra alla pechinese… Ma questa anatra all’arancia e rum resta la mia preferita.