La ricetta del Bibimbap è facile da realizzare e da personalizzare, forse la più amata e conosciuta della cucina coreana. Letteralmente “riso mescolato”, è servito in una ciotola con verdura di stagione, carne, uova e una deliziosa salsa piccante.
Nella tradizione gastronomica coreana si tratta di un piatto comfort, della cucina di casa, che ogni famiglia personalizza con un ingrediente speciale. Un mix&match che rende la ricetta del Bibimbap un piatto unico sempre diverso, che abbraccia le stagionalità, i gusti o le diverse esigenze di alimentazione.
Punto cruciale di questa portata resta il servizio: ogni ingrediente dovrà essere disposto con cura nella ciotola (una comune ceramica, la tradizionale pietra o di acciaio inossidabile, come nei ristoranti), alternato per colore e consistenza agli altri, creando un piacevole contrasto di colore per gli occhi e di sapore per il palato.
Post realizzato in collaborazione con Microplane®
Perfetti alleati per realizzare la ricetta del Bibimbap sono stati due prodotti Microplane, brand conosciuto nel mondo per le sue grattugie foto-incise con lame durevoli e di grande qualità. L’affilata lama del Pelaverdure mi ha permesso di creare dei nastri di verdura perfetti, veloci da cuocere così da preservare consistenza e sapore. Con la Zester invece ho grattugiato senza sforzo, tagliando in modo preciso per evitare di pestare o schiacciare gli ingredienti, perdendo succhi e aromi.
Indice dei contenuti
Ingredienti per 2 persone
per la carne
- 150 g di carne macinata di manzo (o vitello)
- un cucchiaio di salsa di soia
- 1 spicchio d’aglio schiacciato
- un cucchiaino di olio di sesamo
- 2 cm di zenzero fresco
- un pizzico di zucchero grezzo (di cocco o di canna)
- sale e pepe qb
per le verdure
- 1 zucchina
- 100 g di germogli di soia
- 1 carota
- 50 g di funghi shiitake (secchi e poi idratati)
- 100 g di funghi pioppini
- 10/15 cm di radice di daikon
- 1 cipolla rossa (o un cipollotto)
- sale e pepe qb
- olio di semi qb
per la salsa
- 1 cucchiaio di pasta chili (Gochujang)
- 2 cucchiaini di salsa di soia
- 1 cucchiaino di olio di sesamo
- la buccia grattugiata di un lime bio
- il succo di mezzo lime
- 1 spicchio d’aglio schiacciato
- semi di sesamo tostato qb
per servire
- 100 g di riso basmati
- 2 uova
- olio di semi qb
- sale e pepe qb
Come preparare il bibimbap
Per prima cosa mi sono occupata della carne, che ho marinato per 30/40 minuti (coperta in frigorifero) con la salsa di soia, l’olio di semi, un pizzico di zucchero di cocco (o di canna), l’aglio schiacciato e lo zenzero grattugiato con la Zester Microplane®.
Nel frattempo ho cotto il riso, coprendolo di acqua superando di una volta il suo volume e facendola asciugare completamente (occorreranno 10/12 minuti), quindi l’ho trasferito nella base delle due ciotole. Intanto ho preparato la salsa, riunendo tutti gli ingredienti e mescolando con cura. Una parte l’ho usata subito per condire il riso, il resto l’ho conservato per il servizio.
Poi sono passata alle verdure. Ho tagliato il daikon, le carote, e le zucchine a nastri, utilizzando il Pelaverdure Microplane®, i funghi a fettine e le cipolle a spicchi.
Potete cuocerle separatamente o insieme.
Infatti, se avete una buona padella antiaderente (io uso un wok di ghisa) e sufficientemente ampia, potete cuocere le verdure in un colpo solo, mantenendo però gli ingredienti separati nei diversi quadranti della padella. Occorreranno 5/7 minuti per tutti gli ingredienti, germogli di soia compresi, tranne i nastri di daikon, a cui serviranno solo un paio di minuti. Ho semplicemente unto la padella con poco olio di semi e aggiustato di sale e di pepe.
Una volta cotte le verdure le ho messe da parte, sempre mantenendole separate (la riuscita della ricetta del Bibimbap sta anche nella capacità di creare i giusti contrasti cromatici, oltre che di sapore, tra i vari ingredienti). Ho quindi rosolato le due uova per un paio di minuti, in modo che l’albume fosse cotto e il tuorlo parzialmente liquido.
Al termine del riposo, ho rosolato la carne per 5 minuti nella stessa padella delle verdure e delle uova, mescolandola con un cucchiaio di legno per sbriciolarla completamente. Una volta cotta l’ho tolta dal fuoco.
È il momento di comporre il piatto. Sulla base di riso ho adagiato tutti gli ingredienti, disposti a quadranti, alternando i colori e le consistenze, terminando con l’uovo in centro e la salsa avanzata.
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Che vino abbinare al bibimbap
I piatti coreani sono molto complessi in termini di sapore: sono un mix di salato, dolce, acido, amaro e umami con una punta, più o meno intensa di piccante. Questo rende molto difficile creare un abbinamento “perfetto” e ci impone la ricerca di vini che creino armonia, evitando conflitti.
Il bianco è sempre una buona scelta, ma non dovrà essere né troppo secco, né troppo dolce. I vini secchi accentuano la piccantezza, infuocando il palato, mentre i dolci tendono a spegnere eccessivamente i contrasti, appiattendo completamente la vivacità del piatto. Ideali i bianchi aromatici come i Riesling o gli Arneis, oppure i rosati provenzali, come quelli di Bandol, a patto che mantengano una buona sapidità.
Se invece con la carne volete provare ad abbinare un rosso dimenticatevi i vini maturi, strutturati o troppo corposi, sia a causa della pasta chili che dell’olio di sesamo. Meglio un vino rosso di medio corpo con una gradazione moderata, come una Grenache ben bilanciata o un Pinot Nero giovane.
I prodotti Microplane®
Il brand, che quest’anno compie 25 anni, nasce da Richard e Jeff Grace e dalle loro lame per lavorare il legno. Sì, avete capito bene, erano lame destinate alla falegnameria. Fino a quando una massaia canadese, delusa dalla sua vecchia grattugia, decise di usare uno degli attrezzi del marito falegname: una raspa per il legno Microplane®. La lama scivolò senza alcuna fatica e le zeste d’arancia caddero leggere nell’impasto, definite e ricche di aromi.
Era il 1994 e fu così che le grattugie Microplane® uscirono dalla cassetta degli attrezzi di quell’artigiano nerboruto, per infilarsi nelle cucine delle massaie e degli chef professionisti di tutto il mondo. Da Martha Stewart a Julia Child passando dai nostri cassetti.
Rispetto agli altri marchi che propongono grattugie stampate, Microplane ha un valore aggiunto: gli anni di esperienza nell’impiego della tecnologia di foto-incisione: un processo chimico brevettato che crea lame durevoli e inossidabili. In grado quindi di tagliare senza fatica cibi di varie consistenze, senza strapparli o lacerarli, evitando di disperdere aromi e sapori.