Ecco la mia trippa alla milanese, una ricetta povera che affonda le sue radici nella tradizione contadina lombarda, ma ricca di sapore. Un piatto perfetto per l’inverno, comfort e avvolgente.
La si chiamava anche busecca ed era un piatto che scandiva le occasioni importanti della vita rurale: dalle fiere del bestiame alle festività natalizie, consumata alla vigilia nelle stalle dopo la messa di mezzanotte. Ogni famiglia, ogni paese o città, ha la sua versione, con piccole varianti, un pizzico in più, un cucchiaino in meno.
Io vi propongo “la mia ricetta” della trippa alla milanese, quella che preparo da anni quando le temperature scendono e ho voglia di concedermi un piatto della tradizione, tra tutte le mie sperimentazioni e sapori etnici.
Vi piace la trippa alla milanese? Io la adoro è l’ho preparata in tantissime varianti: dalla trippa alla Montalcinese alla trippa al verde alla ligure, fino alle versioni più hard: trippa fritta al pepe nero e trippa fritta con lime e pepe rosa.
Indice dei contenuti
Ingredienti per 2 porzioni di trippa alla milanese
- 500 g di trippa (foiolo – lavata e precotta)
- 50 g di pancetta
- 1 scalogno
- 1/2 carota
- 1 costa di sedano
- 100 g di passata di pomodoro
- 2 tazze di brodo vegetale
- 150 g di fagioli di Spagna lessi
- 2 foglie di salvia
- 1 foglia di alloro
- 2 grani di ginepro
- olio evo qb
- sale e e pepe qb
COME preparare la busecca
Per prima cosa ho preparato il soffritto, sminuzzando sedano, carota e scalogno e soffriggendolo nella pancetta in una casseruola capiente, con il ginepro schiacciato, le foglie di aromi e un pizzico di pepe nero. Una volta imbiondito lo scalogno ho unito la trippa, tagliata a tocchetti, ho cotto qualche minuto a fuoco vivo e ho aggiunto il pomodoro, successivamente il brodo. Ho abbassato la fiamma, coperto e fatto sobbollire circa un’ora, controllando e girando, unendo poca acqua per evitare che si asciugasse troppo.
È arrivato il momento dei fagioli lessi: li ho cotti nella mia trippa alla milanese per altri 15 minuti, poi ho servito nella mia pirofila da forno con manici* con una grattata di pepe nero, un filo di olio a crudo (mia licenza poetica) e, per i più tradizionalisti, una grattata di Grana Padano.
Click.
Hai ragione, è ottima in tutte le sue varianti!