Cuoce 3 ore a fuoco basso il manzo di questi noodles alla cantonese. Sobbolle lentamente, rimanendo tenero, e trasferisce al brodo il suo sapore unico, arricchito dal gusto croccante delle verdure di stagione.
Un’altra ricetta tratta da uno dei miei libri preferiti: Cucina Cinese senza segreti dello chef Jeremy Pang, realizzata con la punta di petto di manzo, un classico della Cina meridionale, con qualche mia variante, as usual.
Il momento migliore per gustare i miei noodles alla cantonese è la sera tardi, dato che il manzo deve cuocere nel suo brodo denso e fragrante fin dalla mattina.
È proprio vero quello che dice lo chef Pang: più a lungo lo brasate più sarà buono, succulento e irresistibile. Ho iniziato a soffriggere la carne alle 9 del mattino (da vera casalinga di Voghera) e, alle 20, quel pezzo di carne si era trasformato in un’esperienza sensoriale unica.
Per completare questo piatto unico ho aggiunto alla zuppa, poco prima di servirla, anche dei noodles, che ho scelto fini e integrali.
Come verdura di accompagnamento invece ho utilizzato dei funghi pioppini (o chiodini), delle foglie verdi di insalata e il daikon. Letteralmente “grossa radice”, questo ortaggio è diffuso in Giappone, ma anche in India e in Cina, noto anche come ravanello cinese. Si presenta come una carota bianca dalle dimensioni di 20-30 cm di lunghezza e 10 cm di diametro, con un sapore dolce e delicato e una nota leggermente piccante.
In questi noodles alla cantonese, unito a crudo, il daikon aggiunge una nota croccante e fresca al piatto, bilanciando temperature e consistenza.
Complimenti per la scelta molto originale degli ingredienti, questa ricetta ci ha conquistato!
Grazie mille!!!