Tra i vicoli del Sestiere Santa Croce, nel cuore di Venezia, si nasconde una piccola perla. Dai frittini serviti al cartoccio nel ‘700 ad un menu elegante e contemporaneo: il Vecio Fritolin è un ristorante che fa della tradizione la leva per rinnovarsi ogni giorno.
Me lo sono trovato davanti all’improvviso, nell’adorabile garbuglio di vicoletti del centro di Venezia. Quelli dove è bello perdersi. A due passi dal Mercato del pesce di Rialto, dove la patronne Irina Freguia ogni giorno sceglie le materie prime più fresche, il Vecio Fritolin è un posto dove ritrovarsi, catturati dai suoi profumi, dai sorrisi di accoglienza, da un calice di ottimo vino e dai suoi piatti cucinati ad arte.

Il legame con il vecio comincia dal suo nome, lo stesso che portava nel ‘700 quando era una friggitoria che serviva il pesce fritto, appena pescato, nell’inconfondibile scartosso giallo. Streetfood di altri tempi.
Un legame che torna forte nei piatti poveri della memoria e della tradizione, attraverso i prodotti del territorio. Dall’eccellenza ittica local del Mercato di Rialto agli ortaggi freschi biologici coltivati nelle isole, dai vini della laguna, ottenuti da antichi vitigni coltivati sull’isola di Sant’Erasmo al caffè, una miscela unica realizzata per il ristorante da Caffè Girani, la più antica torrefazione artigianale di Venezia.
Facendo leva su queste solide basi, lo chef Pierluigi Lovisa eleva la tradizione, la storia, il vecio, e lo trasforma in nuovo, con una cucina elegante che coinvolge tutti i sensi. E lo fa aiutato dal giovane Raffaele Minute, bellunese come il suo maestro e mentore, formato nei grandi ristoranti di Bergamo e Venezia, autore di dessert creativi e molto suggestivi.
Tutti le portate del Vecio Fritolin sono espresse, il pane è a lievitazione naturale con farina macinata a pietra, i grissini fatti a mano, la pasta trafilata al bronzo e i dolci rigorosamente home made.
Il menu predilige il pesce, con proposte creative come il Cannolo di baccalà alla veneziana e canditi dell’orto.
Non mancano interessanti alternative sia dedicate ai carnivori (come la Battuta di manzo, nocciole tostate, pane al caffè, cipolla di Tropea in agrodolce) che ai vegetariani e vegani, che possono letteralmente tuffarsi nella tradizione gastronomica veneziana più umile e antica con la Vellutata di radici di prezzemolo e scorzonera.


Si può scegliere à la carte, oppure lasciarsi guidare dai tre percorsi suggeriti dallo chef (60€ circa): immergersi nei sapori della terra e nei piaceri della carne, scoprire gli autentici sapori veneziani con una proposta di pesce o infine farsi stupire dal menu vegetariano, intenso e creativo.
In ogni caso, tenete uno spazio per i dolci, come il Riso soffiato al fondente, sablé di sedano, gelatina alle mandorle e gelato al rosmarino, o la Bavarese di radicchio.
Alla regia del servizio, l’impeccabile maitre di sala Matteo Gottardo, che saprà consigliarvi il giusto vino in abbinamento ad ogni piatto tra le 130 etichette della carta vini. Una selezione che valorizza i vitigni autoctoni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, spaziando senza preconcetti in tutta la penisola e sconfinando nelle eccellenze francesi.
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VECIO FRITOLIN – Calle della Regina 2262, Sestiere Santa Croce – Venezia. +39 041 5222881
veciofritolin.it
Aperto dalle 12:30 alle 14:30 e dalle 19:00 alle 22:30. Chiuso il martedì e il mercoledì a pranzo.
