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Una base di verdure di stagione, ceci e spezie mediorientali: ecco la ricetta, semplice e versatile di questa zuppa persiana.
Un piatto unico, completo e sostanzioso, arricchito dal sapore sapido del formaggio feta e dal profumo del prezzemolo fresco. La ricetta di questa zuppa persiana si presta a tutte le varianti del passare delle stagioni, come la zucca nel periodo invernale e le zucchine in estate!
ingredienti per 2 persone
COSA
- 300 g di ceci lessati
- 2 cipolle rosse piccole (o un cipollotto rosso)
- 300 g di carote (o di zucca se di stagione)
- 1 spicchio d’aglio
- 2 patate
- 1 cucchiaio di cumino
- 1 cucchiaino di garam masala (una mia licenza al posto della sola cannella)
- 1 cucchiaio di curcuma
- 1 cucchiaio di paprika dolce affumicata
- 100g di formaggio feta
- un mazzetto di prezzemolo
- 4 cucchiai di olio di oliva
- sale e pepe qb
COME
Ho scaldato in una pentola capiente 2 cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio pelato e schiacciato e le cipolle sminuzzata (tenendo da parte qualche anello per la decorazione). Quindi ho unito le carote e le patate, pelate e tagliate a dadini. Ho aggiunto le spezie, facendole tostare bene con le verdure per alcuni minuti.
Poi ho coperto con acqua calda e lasciato sobbollire per 30 minuti, aggiustando di sale e di pepe. Ho frullato finemente la mia zuppa persiana e unito i ceci (non tutti, una manciata per piatto servirà per il topping finale), regolando la consistenza con altra acqua e ricontrollando la sapidità, e ho fatto sobbollire altri 10 minuti.
Nel frattempo ho rosolato gli anelli di cipolla nell’olio avanzato, ho unito i ceci e li ho fatti dorare dolcemente.
Ho servito la zuppa persiana in due ciotole, unendo i ceci e le cipolle rosolate, il formaggio feta sbriciolato coi polpastrelli e il prezzemolo fresco (a piacere altro pepe o un filo di olio a crudo)
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NEL CALICE
La speziatura di questa zuppa persiana è molto delicata e rotonda (grazie alla presenza di cumino, curcuma e cannella) e non entra in conflitto con i vini di media componente tannica, come ad esempio il Sangiovese. Io ho testato questa portata come entrée, una piccola apertura di una cena più strutturata a base di agnello in umido abbinando ai due piatti un Brunello di Montalcino del 2008. Ma se volete aggiungere alla zuppa della pasta di peperoncino, allora optate per un bianco fermo con una bella acidità e un residuo zuccherino che non vi infiammerà ulteriormente la bocca, come un Riesling della Mosella.
Che meravigliaaaaaa… adoro queste zuppe cremose e coccolose! Mi segno subito la ricetta… A presto LA
Grazie!!! 🙂