I falafel (o felafel) sono polpette speziate e fritte di origine mediorientale a base di legumi (fave, ceci o fagioli) tritati con cipolla, aglio, cumino e coriandolo. Il termine è formato da tre parole di derivazione copta, che significano letteralmente “con tanti fagioli”.
Sostituivano la carne nei giorni del digiuno e sono particolarmente diffusi in Palestina, Siria, Giordania ed Egitto. In quest’ultimo paese, i falafel sono popolari nella versione a base di fave, ricetta dalla quale sono partita per preparare la mia interpretazione.
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La ricetta tradizionale dei falafel di fave
La preparazione tradizionale dei falafel, sia con i ceci che con le fave, prevede che i legumi siano secchi. Vengono ammollati a lungo in acqua per poi essere asciugati e frullati, così da ottenere una consistenza cremosa ma granulosa.
Questo composto è poi mescolato con spezie in polvere (come coriandolo e cumino), aglio, in alcune versioni cipolla, prezzemolo, sale e pepe.
Una volta composti e modellati, i falafel di fave vengono fritti ad immersione, così da rimanere croccanti fuori e morbidi dentro.
Per la ricetta originale dei falafel ti rimando qui
La mia versione facile e veloce
Qui ti voglio proporre una variante semplificata, sia nella preparazione che nella cottura, per falafel di fave super gustosi (e un po’ più digeribili).
Ho infatti collaudato negli anni una versione al forno senza frittura e con le fave frullate cotte invece che secche. La trovi anche di ceci e di ceci neri.
(I bastoncini da finger food con il “nodino” che uso spessissimo in tutte le mie ricette di finger food e polpette, li trovi qui*)
buonissime……
Le conoscevo di ceci. Proverò con le fave: davvero invitanti!
Anche io le conoscevo di ceci, poi ho scoperto che la ricetta tradizionale era proprio di fave. E che facevo, non le provavo? 😀
Mai fatte ma mi hanno incuriosito e ingolosito! Buon w.e.
Siiii! E prova questa versione non fritta, vedrai che ti verrà voglia di provare tutte le varianti di legumi che conosci! 😀
si possono fare senza cuocere le fave, ma solo mettendole a mollo?
Certo, si tratta del procedimento della ricetta originale che riporto nel primo link!
Leggendo la tua ricetta, mi hai fatto tornare in mente i sapori ed i colori del mio viaggio in Giordania.