L’ho chiamato “burger reducetariano” seguendo quella che ormai è una delle nuove tendenze dell’alimentazione: la riduzione del consumo di carne, pesce e latticini nella quantità, ma scelti di qualità superiore. Meno, ma meglio. Una ricetta sostenibile anche grazie agli ingredienti di recupero, realizzata con quel che il frigorifero mi suggeriva caldamente di terminare.
Questo burger reducetariano segue la filosofia dei Reducetarian, una corrente fondata da Brian Kateman, un giovane ricercatore della Columbia University. Proteine di origine animale sì, ma consumate con misura e di qualità superiore.
La regola è semplice: ridurre il consumo di carne, di pesce e latticini.
Basta evitare la carne il lunedì, durante il weekend o a cena ad esempio, suggerisce Kateman, scegliendola di qualità quando si decide di mangiarla.
Questo burger reducetariano lo è per spirito ma forse un po’ anche per necessità, visto che in frigo mi era rimasta una sola porzione di macinato fresco di pollo, sufficiente per un piccolo burger. Ma eravamo in due, io e dolce metà, con una fame atavica e nessuna voglia di cedere il burger all’altro. Ma ecco che una zucchina, qualche avanzo di pane raffermo, un uovo e qualche spezia, ci hanno aiutato ad evitare un duello “all’ultimo burger“.
dosi per 6 piccoli burger o 3 grandi
COSA
- 100gr di macinato di pollo
- 1 zucchina
- 4 fette di pane raffermo
- 1/2 bicchiere di latte di soia
- 1 uovo
- 1 porro
- 1 spicchio d’aglio (privato dell’anima)
- 1cm di zenzero fresco
- 4 cucchiai di yogurt greco
- 1 cucchiaino di curry giallo in polvere
- 2 gocce di Tabasco
- 1 cucchiaio di olio evo
- 20 fagiolini lessati
- 3 fette di formaggio (provola)
- 3 fette di pane casereccio
- sale e pepe qb
COME
Ho frullato il pane per ottenere delle briciole fini ma irregolari e l’ho tenuto da parte. Nel tritatutto ho messo la carne, l’uovo, il latte, la zucchina, il porro sminuzzato (non tutto, ne serve qualche anello per la decorazione), l’aglio e lo zenzero tritato e ho frullato nuovamente. Ho aggiustato la consistenza con il pane in briciole fino ad ottenere un composto manipolabile (ma non troppo secco), ho salato e pepato. Con le mani bagnate ho formato delle polpette che ho schiacciato leggermente tra i palmi e ho disposto su una teglia ricoperta di carta da forno. Ho infornato, forno caldo 180°, per 20 minuti.
Nel frattempo ho preparato la salsa di curry e la base del panino. Ho emulsionato lo yogurt, il Tabasco, il curry e l’olio, fino ad ottenere una crema liscia e di colore intenso che ho fatto riposare in frigorifero. Ho tagliato le fette di pane a metà e le ho tostate da un lato, le ho girate e ho appoggiato una fetta di formaggio e i fagiolini (tagliati a metà e allieati). Ho fatto tostare anche il secondo lato.
Ho sfornato i mini burger, li ho appoggiati sui fagiolini, ho condito con un cucchiaino di salsa e il porro sminuzzato. Ho chiuso ogni burger reducetariano con uno stecchino e ho servito in tavola.
Click.
mamma miaaaaaaaaaa!! strepitoso….
Già dal nome mi stra incuriosisce!!!! Vado a cuorisare su questa, per me nuova, visione dell’alimentazione.
Buona gironata