Ricordano l’estate ma profumano d’inverno, questi involtini di nasello sono facili da realizzare e personalizzare con i vostri agrumi preferiti. Da cuocere in forno nelle fredde giornate d’inverno, per cullarsi nel calore e nel profumo del mare.
Io ho scelto delle bellissime arance di Sicilia che, neanche a farlo apposta, chiamavano a gran voce la granella di pistacchi di Bronte. Un vero e proprio tuffo nel Mediterraneo.
Ogni tanto percorro a ritroso la cronologia del mio blog, sorridendo rivedendo tutte quelle ricette che hanno scandito la mia vita negli ultimi due anni. L’altro giorno mi sono spinta fino ai primi post, trovando idee niente male, come questi involtini di nasello, che ho deciso di riproporvi, regalando a loro e a voi una seconda opportunità.
Già che ci sono però ho deciso di aggiustare il testo e dare una nuova luce anche alle foto, insomma, un piccolo restyle per l’occasione! Perché, come dico sempre, “In cucina ci vuole NASELLO. Specie quando la ricetta è super profumata. Come questa.
D’inverno infatti mi vengono queste giornate malinconiche in cui penso al calore dell’estate, al mare, alla spensieratezza. E così mi è venuta voglia di pesce, anzi, di involtini di nasello, ma ci ho messo un tocco invernale usando le arance.
Ho comprato 4 filetti di nasello, ampi e sottili, adatti insomma ad essere farciti e arrotolati. Ne ho presi 3 e li ho lasciati marinare 2 ore, nel succo di 2 arance (delle quali ho conservato la buccia e qualche spicchio), 2 cucchiai di succo di limone e una grattata di scorza, 3 cucchiai di olio evo, sale, pepe e 1 cucchiaino di erba cipollina essiccata.
Intanto ho preparato il ripieno: una bella manciata di pistacchi tritati con la buccia d’arancia (bio), qualche seme di peperoncino, 1 cucchiaio di olio e 1 cucchiaio di succo di arancia, il quarto filetto tagliato a dadini e 3/4 grissini avanzati dal pranzo, sbriciolati con qualche mossa di kung fu, perché mi piace più la croccantezza del grissino che la pastosità del pangrattato.
Ho lasciato raffreddare qualche minuto (non ho ancora il dono delle mani di amianto) e poi ho disposto il ripieno nel centro dei filetti, scolati dalla loro marinatura (che ho conservato), e ho arrotolato con pazienza, chiudendo con degli stuzzicadenti.
Quindi ho messo tutto in padella (la stessa del ripieno, così i profumi si moltiplicano, così come la bontà) e ho fatto dorare i fagotti girandoli una sola volta, li ho prelevati e disposti su una teglia coperta di carta da forno e infornati 30 minuti a 180°. Nella padella ho versato la marinatura e l’ho fatta ridurre un po’, tenendola da parte.
Una volta cotti, li ho liberati dagli stecchini, li ho circondati da una fettina sottilissima di arancia e li ho impiattati in una terrina, irrorandoli del fondo di cottura ristretto.
Se vivessi con un fidanzato, invece che con una cavalletta, avrei avuto da parte anche qualche pistacchio per guarnire, ma ci facciamo andar bene lo scatto (e il fidanzato famelico e dispettoso).
Click.
Ha un aspetto proprio invitante!!!
Grazie!
che meraviglia, deliziosi…posso uno???
Uno a me, uno a te e uno alla dolce metà, mi sembra equo!
Ogni tanto capita anche a me… di guardare a ritroso le mie prime ricette, le foto fatte col telefonino.. a volte un’imbarazzo!!!
Ma quello è stato l’inizio e quindi non bisogna vergognarsi del proprio inizio…
Questa ricetta l’ho salvata, sfiziosa e profumata come piace a me!
Un bacio
Laura
ahahah…in cucina ci vuole il tuo nasello 😛
Bravissima mi piace molto questa proposta 😀
la zia Consu
Ecco, ti ringrazio perché ogni ricetta facile e così buona con il pesce èsempre utile.
Marco di Una cucina per Chiama
Ciao! hai ragione, anche noi, ad andare a ritroso nel blog, scopriamo tante interessanti ricette che neppure ricordavamo, ma che vale la pena riproporre!
questi ce li eravamo persi ed era un vero peccato! ottimi, leggeri ed aromatici!
bacioni