Rane in umido: una ricetta della tradizione che esalta il sapore particolare di questa carne. Da gustare caldissime in piccole cocotte e pane fatto in casa.
Nel reparto surgelati del mio supermercato di fiducia, ho trovato una confezione di rane eviscerate e pulite, pronte per essere cucinate. Ovviamente non ho resistito e mi sono cimentata in qualche ricetta.
Dopo una versione fritta, da gustare anche su un classico risotto, sono arrivata ad affrontare la ricetta delle rane in umido, tipica piemontese. Secondo il mio gusto, è la più adatta per apprezzare al pieno il sapore e la consistenza particolare delle rane. Io però, come di consueto, ho fatto delle piccole varianti, vogliatemi bene così! 🙂
Le rane in umido sono un piatto che affonda le radici nella cucina tradizionale, particolarmente apprezzato nelle zone di pianura e vicino a corsi d’acqua, dove queste piccole prelibatezze fanno parte del patrimonio gastronomico locale.
La ricetta prevede una lunga marinatura e una cottura lenta e delicata, che permette di esaltare il sapore delle rane. Il risultato è un secondo piatto di carne saporito e leggero, perfetto da accompagnare con polenta fumante o pane casereccio per raccogliere il sugo saporito.
Indice dei contenuti
Ingredienti per 2 persone
- 250 g di rane
- 200 g di polpa di pomodoro
- 2 cucchiai di aceto di mele
- 1 cipolla bianca
- 1 spicchio d’aglio
- 1 mazzetto di prezzemolo
- 1 cucchiaio di olio evo
- un pizzico di peperoncino in polvere
- farina 00 qb
- sele e pepe qb
Come preparare le rane in umido
Per prima cosa ho preparato la marinatura nella quale dovranno riposare per almeno 3 ore. Il mix è: aceto, cipolla tagliata a dadini, aglio schiacciato, mezzo mazzetto di prezzemolo tritato, un pizzico di sale e di pepe a piacere.
Al termine della marinatura le ho asciugate leggermente con della carta da cucina e le ho infarinate. Ho scaldato l’olio in un tegame, ho aggiunto la marinatura che ho fatto soffriggere per qualche minuto, poi ho unito le rane e le ho fatte cuocere a fuoco moderato per 5/10 minuti, fino ad una delicata doratura.
A questo punto ho abbassato la fiamma e ho aggiunto la polpa di pomodoro, il prezzemolo avanzato, il peperoncino e ho regolato ancora un po’ di sale.
Ho cotto le mie rane in umido per altri 45/50 minuti a fuoco lento e le ho servite in piccole cocotte.
Click.
Le ho mangiate solo una volta in vita mia e tutte gli ossicini mi facevano impressione. Il sapore però non era male e col sughetto potrei osare a dire che mi potrebbero piacere ehehehe Bacioni!
Anche io temevo per le ossa, in realtà non è più complesso che mangiare una zuppa di pesce con i crostacei e i molluschi da sgusciare! 😉
Io adoro le raneeee!!! Ogni tanto da Verona fuggo a Mantova dove fritte o in umido le trovi tra i piatti locali!!! SQUISITE!!!
E’ vero, sono un piatto tradizionale delle zone agricole della pianura del po, il vercellese, il pavese e anche il mantovano!