Come tutte le ricette della tradizione contadina, anche i canederli allo speck nascono da materie prime semplici, avanzi e ingredienti facili da reperire. Pane raffermo, poco latte, qualche uovo e, nei giorni di festa, piccoli ritagli di speck, da bollire in acqua salata e poi consumare in brodo o ripassati in padella con burro fuso.
Dopo tre anni di assenza, sono tornata in Alta Pusteria per una piccola vacanza di qualche giorno. Dato che tre anni fa, davanti alle bellissime Tre Cime di Lavaredo, oltre a lasciarci il cuore, ci ho lasciato un menisco, quest’anno niente escursioni per me.
Ma non mi sono certo annoiata, anzi! È stata l’occasione giusta per andare alla ricerca di mercatini, prodotti tipici ed eventi gastronomici. E quando ho visto che, a pochi passi da “casa”, si teneva un corso di canederli non ho potuto resistere, ho lasciato marito alle prese con un’escursione di 16km e ho messo letteralmente le mani in pasta.
Appena rientrata a casa ho voluto subito cimentarmi, non senza qualche difficoltà, nella preparazione dei canederli allo speck nella versione dell’Alta Pusteria, proprio come la mia maestra Rita mi ha insegnato. Rita, dovunque tu sia spero tu sia fiera di me!
dosi per due persone/10 canederli allo speck
COSA
- 150gr di pane raffermo
- 2 uova
- 1 fetta di speck tagliato spesso (3/5mm)
- 2 cucchiai di farina
- un mazzetto di erba cipollina
- sale e pepe qb
- latte qb
- una noce di burro per condire
- brodo di pollo per servire
- un cucchiaino di olio evo
COME
Per prima cosa il pane, bianco e non all’olio (tutto ciò che è grasso slega l’impasto con risultati catastrofici in pentola) da tagliare a dadini molto piccoli. Assicuratevi che il pane sia raffermo altrimenti si gonfierà troppo a contatto con l’acqua, separando la pallina in cottura.
Stessa sorte per lo speck, da sminuzzare con cura, e l’erba cipollina, perfettamente tritata (tenetene da parte qualche filo per servire). Io ho aggiunto anche le uova (conservando i gusci) e 2 cucchiai di latte. Ho salato, pepato e impastato con vigore, aggiungendo poco latte per volta (non so darvi la dose precisa del latte, dipende molto dal tipo di pane che usate). Infine la farina (anche qui, se vedete che l’impasto è troppo bagnato potete aggiungerne un altro cucchiaio).
Con le mani bagnate ho dato forma ai miei canederli allo speck, li ho disposti su un piatto e li ho passati in freezer 5 minuti (non di più altrimenti, come dice Rita, restano brutti). Ho portato ad ebollizione una pentola capiente con acqua salata. Sì, acqua! I canederli non si cuociono nel brodo, lo si aggiunge dopo perché la cottura in un liquido grasso disferebbe l’impasto.
Con l’acqua a temperatura ho buttato il primo canederlo, se sopravvive ai primi minuti è fatta. Se vedete che dà segni di cedimento mettete nell’acqua anche i gusci delle uova, Rita dice che aiutano a dare coesione. Ho cotto il primo per 10 minuti, soddisfatta del risultato ho cotto insieme gli altri 9.
Appena cotti e scolati, ho ripassato i canederli allo speck in una padella con una noce di burro e un pizzico di pepe. Ho scaldato il brodo, l’ho versato nei piatti e ho aggiunto i canederli, decorando con erba cipollina tritata e un filo di olio evo.
Click.