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Una vellutata di carote viola e patate, zenzero e cipollotto rosso, decorata con le bucce fritte degli ortaggi usati per la zuppa. Un recupero totale per un’esperienza di gusto davvero sostenibile.
Sono entrata nel periodo #nospreco. Il libro BUTTALI IN PENTOLA, risultato del progetto insiemecontroglisprechi.it realizzato da Auchan in collaborazione con WWF Italia e Lisa Casali di ecocucina.it mi ha aperto gli occhi su un mondo di opportunità di recupero.
Questa vellutata è il primo di tanti esperimenti che farò nelle prossime settimane, spero di appassionarvi come questo tema appassiona me.
dosi per due persone
COSA
- 1 patata grande
- 4 carote viola medie
- 1 cipollotto rosso
- 2 cm di radice di zenzero fresca
- 1 spicchio d’aglio
- 3 bicchieri di brodo di verdura
- sale e pepe qb
- una manciata di farina intergrale
- erba cipollina (o aglio orsino) per guarnire
- 1 cucchiaio di olio evo
- 3 cucchiai di olio di semi
COME
Con una mandolina, ho pelato le patate e le carote, cercando di sbucciarle a nastri regolari utilizzando un semplicissimo pelapatate come questo*. Ho tagliato il resto a dadini. Ho spogliato il cipollotto delle foglie esterne e ho tagliato il bianco a fettine.
Ho lessato i dadini di ortaggi in 2 bicchieri di brodo di verdura, per 15 minuti circa. A metà cottura ho aggiunto lo zenzero sminuzzato e l’aglio privato dell’anima. Una volta cotta perfettamente la patata, ho frullato tutto, aggiungendo l’olio evo e poco brodo caldo per aggiustare la consistenza.
Poco prima di servire ho preparato le bucce fritte: ho preso tutti i nastri, li ho tagliati a bastoncini più regolari, li ho immersi per 4/5 minuti in acqua in ebollizione, li ho scolati e tamponati nella farina (salata e pepata). Li ho fritti in un wok con l’olio di semi caldissimo (io uso quello di arachidi). Non occorre friggere ad immersione, ma serve una cottura di almeno 5 minuti in una padella molto ampia, in modo che i nastri non si appiccichino insieme. Ho tamponato le bucce fritte con della carta da cucina e le ho adagiate a decorazione della vellutata.
Ho servito la zuppa caldissima, con le bucce fritte, una spolverata di aglio orsino (o di erba cipollina essiccata) e un filo di olio a crudo.
Click.
ma è uno spettacolo questa vellutata! Che colore e che bella idea!
Cari saluti,
Gelmina
Mi viene voglia di provare….dalle mie parti però non sono ancora riuscita a trovare le carote viola!
Il sapore non è molto diverso da quelle normali, con le quali puoi provare tranquillamente! 🙂 Poi ripassa e dimmi come ti sembra questa ricetta di recupero!