Il Carnevale è una delle festività più amate in Italia, e non solo per le sfilate di carri allegorici e i costumi colorati, ma anche per i dolci tipici che accompagnano questa occasione. Tra questi, le chiacchiere, le frappe, le bugie e altri dolci fritti sono tra i più apprezzati e diffusi: quali sono la differenze?
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Le origini
Prima di concentrarci sulle differenze, facciamo un piccolo approfondimento storico: le origini di chiacchiere, frappe e bugie sono infatti antiche e risalgono ai tempi dell’antica Roma e del cristianesimo, quando era usanza friggere delle sfoglie di pasta per celebrare il periodo del Carnevale, che precedeva la Quaresima, durante la quale ci si asteneva dal consumo di carne e di altri alimenti considerati “peccaminosi”, come i fritti e i dolci.
Con il passare del tempo, ogni regione d’Italia ha sviluppato la propria versione, dando origine a delle varianti locali.
Le chiacchiere
Si tratta di un dolce tipico del Carnevale che si prepara con un impasto di farina, uova, zucchero e burro. Si ottengono da strisce di pasta fritte, che vengono poi cosparse di zucchero a velo.
La tradizione vuole che le chiacchiere venissero fritte a carnevale perché si credeva che questo aiutasse a digerire i cibi grassi della festa. La Regina Margherita di Savoia era una grande appassionata di questo dolce, tanto che ne faceva preparare per tutto l’anno, contribuendo alla loro diffusione e popolarità.
Le frappe
Le frappe sono un dolce tipico del Carnevale originario dell’Italia centrale e meridionale. Si preparano con un impasto di farina, uova, zucchero e burro, che viene poi lavorato e tagliato a forma di nastro. Le frappe sono fritte e cosparse di zucchero a velo. Le differenze delle frappe e delle bugie, rispetto alle chiacchiere, stanno proprio tipica forma allungata.
Le bugie
Per le bugie ci spostiamo invece nelle regioni del nord ovest, come Liguria e Piemonte. Si preparano con un impasto di farina, uova, zucchero e burro, poi lavorato e tagliato a nastri, fritti e cosparsi di zucchero a velo. Si diceva che chi le mangiava avrebbe detto bugie per tutto il giorno: ecco l’origine del loro nome. Oltre alla versione allungata, simile alle frappe, esiste una variante quadrata, spesso ripiena di confetture o di crema al cioccolato e nocciola.
Altri dolci di Carnevale
Oltre alle precedenti, esistono anche altre varianti regionali di questi dolci. Ad esempio, in Toscana si preparano i cenci, in Veneto le lattughe, in Emilia-Romagna le sfrappole, in Lombardia gli intrigoni e in Friuli-Venezia Giulia i galani.
Per concludere, chiacchiere, frappe, bugie e tanti altri dolci tipici del Carnevale, hanno origini antiche e radicate nella tradizione culinaria italiana, preparati con alcune differenze, di forma e di impasto.
Ognuno di essi ha una sua storia e provenienza geografica specifica, ma tutti condividono la caratteristica di essere dolci fritti e golosi, perfetti per celebrare il periodo del Carnevale prima dell’arrivo della Quaresima.