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I kibbeh sono un classico street food della cucina mediorientale, con un croccante guscio di bulgur e un ripieno succoso di carne.
Conosciuti in Turchia come Içli Köfte, i kibbeh sono delle polpette di carne e bulgur caratterizzate dalla tipica forma a limone. Diffuse in tutto il Medioriente, dal Libano alla Palestina, nella cucina turca e persiana. Il loro nome infatti deriva dall’arabo “kubbah”, e significa proprio “palla”.
L’esterno è a base di bulgur, un grano duro germogliato, cotto a vapore, essiccato e poi ridotto in piccoli pezzi (ecco perché si chiama anche “grano spezzato”).
La ricetta tradizionale per il ripieno prevede l’uso della carne di agnello macinata. Io ho voluto utilizzare le polpette di vitello del Vitello di Casa Vercelli, da inserire integre nell’involucro di bulgur per facilitare la creazione dei kibbeh.
Queste polpette sono ottenute solo dalle carni di pregiati vitelli, nati, allevati e selezionati in Italia, a filiera integrata con rintracciabilità certificata. Una carne digeribile, con pochissimi grassi e un alto contenuto di proteine e amminoacidi.
post realizzato in collaborazione con Vitello di Casa Vercelli
ingredienti per 10 kibbeh
COSA
- 1 confezione di Polpette del Vitello di Casa Vercelli (300 g)
- 200 g di bulgur (meglio se fine)
- ½ cucchiaino di paprika dolce
- ½ cucchiaino di cumino in polvere
- un pizzico di peperoncino in polvere
- menta qb (anche essiccata) o altre erbe aromatiche a piacere
- 1 cucchiaio di olio di oliva
- ½ cipolla rossa
- sale e pepe nero qb
- olio di semi per friggere qb
COME PREPARARE I KIBBEH, LE CROCCHETTE DI BULGUR
Per prima cosa mi sono occupata del bulgur, che ho versato in una ciotola e coperto con acqua fino a poco oltre il suo livello. Ho lasciato riposare per 30 minuti circa o fino al totale assorbimento.
Nel frattempo ho sminuzzato la cipolla e l’ho fatta imbiondire con l’olio in un tegame. Ho spento e aggiunto le spezie in polvere, la menta, un pizzico di sale e di pepe.
Una volta raffreddato, ho unito il soffritto al bulgur e 2 polpette (50 g circa) spezzettate con le mani. Ho lavorato l’impasto fino a creare un composto compatto (se occorre è possibile usare la planetaria con un gancio da impasto oppure frullare per qualche secondo a più riprese in un robot potente per permettere all’amido del frumento di legare l’impasto).
Ho suddiviso il composto in 10 polpette e, tenendola nell’incavo della mano, ho praticato un foro con l’indice della mano opposta in ognuna. Lavorando il foro con le dita, ho creato un piccolo cilindro in cui ho inserito la polpetta, modellando la chiusura a punta, per ricordare la forma del limone.
Ho lasciato riposare in frigorifero almeno mezz’ora, quindi ho scaldato l’olio di semi in un tegame stretto ed alto. Ho fritto i kibbeh, uno, massimo due per volta, nell’olio caldissimo e ho servito immediatamente.
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