Una giornata intensa nei backstage dei casting Scavolini, che ha selezionato i concorrenti per un nuovo format televisivo legato alla cucina.
8 ore di emozioni ai casting Scavolini, negli Scavolini Store di Milano Sempione e Milano Missori che voglio condividere con voi attraverso immagini, mani che tremano e occhi che brillano. In attesa di scoprire i concorrenti selezionati e, soprattutto, il famosissimo chef che li sfiderà ai fornelli in una lotta all’ultimo mestolo.
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Cos’è la cucina per voi?
È una domanda che sembra banale, ma che può metterci in difficoltà. Dietro le quinte dei casting Scavolini l’ho sentita ripetere tantissime volte. E quasi tutti si sono presi una pausa di qualche secondo per elaborare una risposta che, in poche parole, mettesse ordine tra tutte le bellissime emozioni che il concetto di cucina suscita in noi.
Perché la cucina è un luogo, un luogo fisico di saper fare. È anche il cuore pulsante della casa, una stanza dove rifocillare corpo e anima, incontrare la famiglia e condividere la giornata. Oppure è un rifugio, una tana dove dedicarsi un momento di creatività libera e di piacere che ci calma dopo una giornata difficile.
Io dico sempre che la mia è una “cucina con angolo soggiorno”, perché la sua presenza incombe sul salotto tanto da diventare protagonista indiscussa della casa, il centro ideale e operativo della mia vita. In quella che è la stanza più grande del mio piccolo appartamento, il “soggiorno” non è che un divano appoggiato alla parete e una tv che ruota per accompagnarci con giochi, immagini e musica, in ogni momento della nostra giornata. Il resto dello spazio è spazio da vivere, tra un buon calice di vino, un wok da spadellare e una torta da sfornare.
Ma la cucina è anche una passione, un’idea, uno strumento di conoscenza. Serve per tornare indietro nel tempo e scoprire le proprie tradizioni, affondando le mani in pasta nella storia. Oppure ci consente di viaggiare e conoscere il mondo attraverso piatti e tecniche che ci parlano di terre lontane e sapori sconosciuti.
Su Instagram vi ho chiesto cosa fosse la cucina per voi e mi avete dato risposte molto belle e diverse: così come quelle dei concorrenti dei casting Scavolini. Quella più bella? La luce negli occhi di chi la cucina la ama davvero, che la sente ogni giorno parte della sua vita.
O forse era l’emozione di avere l’occasione imperdibile di cucinare accanto ad un grandissimo chef? Credo di sì, ed è qui che la cucina diventa sfida, un mettersi in gioco e dimostrare, soprattutto a sé stessi di potercela fare e ottenere quei 15 minuti di celebrità, o forse più, che Andy Warhol aveva promesso a tutti noi.
Ma la vera domanda che riecheggia ancora nelle mie orecchie dopo questa giornata ai casting Scavolini è…
E una marisa?
Lì mi sono vista di nuovo al liceo, durante una di quelle interrogazioni a sopresa, ad osservare i miei compagni più o meno preparati. Dai duri e puri che con sincerità affermavano di non averne idea, ai simpatici che citavano la lontana zia. Dai più furbi che aggiravano la risposta parlando genericamente di uno strumento che si usa in cucina, fino agli spavaldi “o la va o la spacca” che esordivano con un: ovviamente un dolce a base di uova. Ma in fondo, il mondo è degli audaci, e spero proprio di vedere qualcuna di queste “facce toste” al programma in onda in ottobre.
Siete curiosi?
Seguitemi nelle prossime settimane, vi darò tutte le info sul nuovo programma, dal misterioso chef al canale, format e date. Intanto vi lascio ancora qualche foto degli store dove si sono tenuti i casting Scavolini, per sognare un po’ e aggiungere dettagli alla foto della nostra cucina ideale.